Una decina di minuti di puro terrore. Un lasso di tempo interminabile, durante il quale si sentivano solo il crepitio degli spari e le urla della gente, che cercava, come poteva, di mettersi in salvo. Terrificanti le testimonianze di chi ha vissuto quei momenti.
“Pensavamo non fosse vero, seriamente. Pensavamo fosse uno scherzo’‘, racconta Thomas Gunderson, una delle vittime della sparatoria. ‘‘Ho guardato su, verso quello che credevo fosse il 20esimo piano del Mandalay Bay e si vedevano dei flashin corrispondenza agli spari. A quel punto ho capito che era reale. Ho capito che stavano sparando proprio da quell’hotel! E’ in quel momento che la mia gamba è stata colpita. Devo la mia vita a due ragazze, non saprò mai chi sono. Mi hanno preso per le gambe, trascinato via. Una di loro ha preso la sua cintura con la quale ha fatto un laccio sulla mia gamba. Hanno chiamato un paio di ragazzi e gli hanno detto di portarmi via. Poi ci hanno caricati su un rimorchio. Io mi appoggiavo a qualcuno e sinceramente pensavo che non ce l’avrei mai fatta’‘.