Atene: scontri tra polizia e manifestanti al corteo antifascista

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Scontri tra polizia e manifestanti sabato ad Atene durante il corteo antifascista in ricordo di Pavlos Fyssas, rapper greco ucciso il 18 settembre del 2013. Accusato dell’assassinio, un membro del partito di estrema destra Alba Dorata, Giorgios Roupakias, al momento in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare. Gli scontri sono scoppiati quando un grupo di manifestanti ha provato a raggiungere la sede del Partito neofascista.
“Vogliamo chiudere la sede di questa organizzazione – dice una manifestante – Non sono un partito politico, usano gli uffici solo per preparare gli agguati razzisti. Dalla Grecia fino in America, siamo scesi in piazza oggi per dire che sconfiggeremo i fascisti”. Al corteo anche la madre di Alexis Lazaris, 24enne gravemente ferito da un aggressione di Alba Dorata: “Tutti devono battersi contro i nazisti, non ha importanza che si abbiano opinioni politiche diverse. Perchè i nazisti attaccano tutti quanti. Dobbiamo resistere e dare l’esempio ai movimenti antifascisti di tutto il mondo”.
69 membri di Alba Dorata sono sotto inchiesta con l’accusa di organizzare assalti contro migranti e i membri del Fronte militante dei lavoratori, il PAME, vicino al partito comunista greco.
Michalis Arampatzoglou, Euronews: “La violenza dell’estrema destra in Grecia non riguarda solo l’omicidio di Pavlos Fyssas. Nella prima metà dell’anno, la polizia greca ha registrato almeno 27 agguati di stampo razzista contro rifugiati o migranti. Un numero probabilmente sottostimato, dal momento che la paura spinge molti a non denunciare”.

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