Corinaldo, comune di 4927 abitanti, provincia di Ancona, Marche, Italia. Borgo medioevale con cinta muraria risalente al XIV secolo. Il nome di Corinaldo deriva probabilmente da “Curia di Rinaldo”, antico nome longobardo che il primo nucleo abitato doveva avere in epoca altomedievale. “Arsa e distrutta dall'empio Alarico, la bella e famosa città di Suasa, l'anno della nostra salute 409, come fu scritto, quelli che dagli incendi avanzarono per salvarsi, fuggirono verso il vento Cecias dentro i vicini colli, l'anno del parto della Vergine 411 diedero principio a fabbricare una città formata con regole e disegno di architettura la chiamarono Corinaldo, quasi curre in altum”: così scriveva a proposito delle origini di Corinaldo nei primi anni del secolo XVII Vincenzo Maria Cimarelli, frate domenicano, insigne storico, maestro di umane lettere, nonché inquisitore del famigerato Santo Uffizio. Storia e leggenda si alternano e si fondono nella “cronaca” del Cimarelli, desideroso di nobilitare la nascita della sua città dalle rovine della romana Suasa Senonum. Con tutta probabilità la città di Corinaldo sorse agli inizi del secondo millennio in seguito al diffuso fenomeno dell'incastellamento. Arroccata tra i fiumi Cesano e Misa, tra Marca di Ancona e Stato di Urbino, si costituì in libero comune alla fine del XII secolo. Nel corso del Duecento visse alterne vicende nella lotta fra guelfi e ghibellini. Per la sua posizione strategica, divenne presto un ambito avamposto conteso dai comuni limitrofi. Nel 1219 combattè contro Cagli, ma nel 1248 fu costretta a sottomettersi alla potente vicina città regia di Jesi, entrando a far parte dei suoi castelli. Nel 1291 le venne di nuovo riconosciuta l'autonomia comunale da papa Nicolò IV. Guelfa fino ai primi del '300, Corinaldo subì il fascino e poi la tirannia di un suo nobile concittadino di parte ghibellina, Nicolò Boscareto, vicario imperiale per nomina di Ludovico il Bavaro. La riconquista papale fu pesante, l'esercito pontificio di Innocenzo VI, guidato da Galeotto I Malatesta, la rase al suolo il 18 agosto 1360. Corinaldo venne ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, in seguito all'autorizzazione concessa da papa Urbano V, con l'attuale cinta muraria nella quale figurano elementi fortificativi attribuiti al genio del celeberrimo architetto militare senese Francesco Di Giorgio Martini. Ai Malatesta seguirono gli Sforza e quindi i Della Rovere, che lo spodestato duca di Urbino, Francesco Maria, tentò nel 1517 di annettere Corinaldo e le terre limitrofe al suo diretto dominio. Dopo ventitré giorni di assedio i corinaldesi costrinsero il duca alla ritirata e il papa dell'epoca, Leone X, per la fedeltà mostrata, elevò Corinaldo al rango di città. Dignità confermata con breve del 20 giugno 1786 da papa Pio VI. Galleria di immagini con fotografie scattate sabato 2 settembre 2017.