Ue, il sogno della Georgia

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La Georgia attende paziente – ma non troppo – alle porte dell’Europa. Il paese caucasico lavora zelante da tredici anni per avvicinarsi all’Unione europea. Nel duemilasedici è entrato pienamente in vigore l’accordo di associazione fra Bruxelles e Tbilisi.

00.15 MAP OF GEORGIA

Per questo paese relativamente piccolo, non si tratta solo di una questione di sicurezza, ma anche della necessità politica ed economica di accrescere l’interdipendenza con gli Stati dell’Europa centrale.

00.27 2008 WAR PIX

Un’esigenza diventata particolarmente urgente dopo la guerra del duemilaotto con la Russia. Il conflitto mette in luce a che punto l’economia georgiana sia legata agli interessi politici di Mosca, e quanto la sua sovranità sia di fatto limitata: le truppe russe annientano il piccolo esercito georgiano e Mosca assume il controllo di Ossezia del Sud e Abcasia.
Da allora la Georgia avvia un processo di riforme e di feroce ed efficace lotta alla corruzione.

00.57 GEORGIAN PRESIDENT, GIORGI MARGVELASHVILI, AT THE PARLIAMENT

Duro lavoro, che permette ai georgiani di sentirsi giustificati, oggi, quando bussano alle porte dell’Europa. Ma il momento non è il più azzeccato, considerata la crisi attraversata dal club dei ventotto, destinati peraltro con la Brexit a diventare presto ventisette. Ai microfoni di Euronews il presidente della Georgia Giorgi Margvelashvili spiega come il suo paese vede questi ostacoli.

01.21 END

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