Saakashvili sfida Kiev, l'ex presidente georgiano bloccato alla frontiera

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L’ex presidente georgiano e governatore di Odessa Mikheil Saakashvili ha tentato di rientrare in Ucraina attraverso il confine polacco. Ma Kiev ha bloccato alla frontiera polacca il treno che lo trasportava. Espatriato negli Stati Uniti dopo che il presidente Poroshenko, suo ex alleato, lo aveva privato della cittadinza, Saakashvili lo sfida a viso aperto e lancia contro di lui pesanti accuse: “Hanno agito come l’unione sovietica faceva coi dissidenti quando aspettava che questi andassero all’estero per poi privarli della cittadinanza. Petro Poroshenko si comporta come ai tempi dell’unione sovietica, come faceva il KGB. Ma quei tempi sono finiti, abbiamo un nuovo Paese con regole e leggi”.
Intorno a Saakashvili, un drappello di sostenitor, pericoloso per l’immagine all’estero di Kiev. La frattura tra l’ex governatore di Odessa e Poroshenko è avvenuta quando Saakashvili ha accusato il presidente ucraino di incoraggiare la corruzione. Saakashvili intende partecipare alle elezioni in Ucraina e promuovere riforme e lottare contro la corruzione. Ma la sua figura è controversa: il politico è parallelamente destinatario di una richiesta di estradizione per abuso di potere presentata da Tbilisi a Kiev.

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