Sono partiti da Ankara il 15 giugno e, a staffetta, hanno percorso 400 chilometri. Arriveranno nei pressi di Istanbul domenica. È all’ultimo miglio la marcia per la giustizia dell’opposizione turca, guidata dal partito popolare repubblicano, a cui hanno partecipato migliaia di persone. Il presidente Erdogan li accusa di fiancheggiare i terroristi. Il leader del partito popolare repubblicano Kemal Kilicdaroglu, dice: “Questa marcia ha suscitato consapevolezza nella società. Ora le persone possono facilmente parlare dei loro guai. In questo contesto che abbiamo creato è emerso il problema che chi subisce ingiustizia non ha accesso al sistema giudiziario. La loro via è bloccata. Questa marcia ha l’obiettivo di iniziare un processo per il superamento di questo blocco”. I militanti marciano sotto 37 gradi di temperatura con un solo slogan: “diritti, legge, giustizia”. Il corteo terminerà sotto la prigione di Maltepe vicino Istanbul; qui è detenuto dal 14 giugno il deputato del partito popolare repubblicano Enis Berberoglu, condannato a 25 anni con l’accusa di aver rivelato segreti di Stato.