I Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia, a carico di 30 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti, esercizio abusivo dell'attività di giochi e scommesse, riciclaggio e reati in materia di armi. Per altri 10 indagati è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. L'operazione, denominata "Beta", è stata portata a termine dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Messina, con il supporto dei competenti Comandi Provinciali, dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia e del Nucleo Cinofili. Le indagini, avviate nel 2013, hanno consentito di riscontrare quanto già riferito da alcuni collaboratori di giustizia, documentando, per la prima volta, l'operatività su messina di una cellula di cosa nostra catanese, diretta emanazione della famiglia mafiosa dei Santapaola. Attestati gli interessi del sodalizio nel settore immobiliare e degli appalti pubblici, in particolare le collusioni con funzionari del Comune messinese per l'acquisizione di immobili da adibire in seguito ad alloggi popolari. Evidenziati anche illeciti interessi nel settore delle scommesse calcistiche, dei giochi online e delle corse clandestine dei cavalli.