Migranti, marcia indietro dell'Austria: "I carri armati? Un malinteso"

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Escono di scena i carri armati che Vienna voleva schierare al confine: il cambio di rotta è del cancelliere austriaco Christian Kern che pone cosi fine alle tensioni con Roma sui migranti. Vienna aveva minacciato di dispiegare uomini e mezzi lungo la frontiera tra i due Paesi se l’Italia non avesse “rallentato il flusso di migranti” che attraversano il confine.

Il cancelliere Christian Kern: “Niente blindati al Brennero: ottima la cooperazione con l’Italia
Il cancelliere austriaco Christian Kern in una conferenza stampa a Vienna ha bollato come un malinteso la crisi esplosa con l’Italia. “Non stiamo dispiegando blindati al Brennero e posso sottolineare ancora una volta che la cooperazione con l’Italia è veramente buona” ha detto, aggiungendo che non ci sono indicazioni secondo cui le autorità italiane non sono in controllo della situazione” al confine.

Minniti alla Camera: “Avevamo ragione”
Soddisfatto il ministro dell’interno italiano, Marco Minniti: “Ieri di fronte all’idea dell’Austria abbiamo risposto che non c’era emergenza – ha detto nel corso dell’informativa alla Camera -, che la cooperazione di polizia era ottima e che Italia e Austria hanno un’amicizia straordinaria. Oggi il cancelliere austriaco l’ha riconosciuto. Prendo atto e noto che forse avevamo ragione”. Minniti ha poi giudicato “insufficiente” l’impegno finanziario promesso dall’Unione Europea per la gestione dell’emergenza constatando una “sproporzione evidente” tra “quello che si è investito nella rotta balcanica e quello che si sta investendo oggi per il Mediterraneo centrale”.

L’Italia ha ricevuto quasi 123.000 domande d’asilo nel 2016, +47% rispetto al 2015 e pari al 9,5% del totale dell’Unione Europea secondo il rapporto annuale dell’Agenzia europea per l’asilo.

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