In Venezuela l’opposizione antichavista contrattacca. La Mesa de la Unidad Democratica che riunisce le differenti anime dell’opposizione al Capo dello Stato e al governo ha annunciato l’organizzazione di un referendum sulla Costituente voluta dal Presidente Nicolas Maduro. Un voto dal valore altamente simbolico che si terrà il prossimo 16 di luglio, due settimane prima del voto fissato per l’elezione dei membri dell’Assemblea Costituente.

“Se la dittatura riuscisse ad ottenere quel che si propone e realizzare questa frode, significherebbe nè più nè meno la dissoluzione del Venezuela. Nella Costituzione siamo tutti compresi. Nell’invenzione messa a punto da Maduro l’unico preso in considerazione è lui stesso e il suo progetto di restare al potere” ha detto Julio Borges, il Presidente del Parlamento controllato dall’opposizione.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di dare un volto numerico a quanto da mesi si manifesta nelle strade del Venezuela e di Caracas in particolare: decine di migliaia di cittadini che si oppongono al disegno concepito dal Capo dello Stato, a discapito dei comizi organizzati dal governo, e tre mesi di proteste che sono già costate la vita ad almeno 84 persone.

Il voto (simbolico) punta a fermare il piano del presidente per riscrivere la Costituzione #Venezuela https://t.co/8jvLaJMIJG— Il Foglio (@ilfoglio_it) 3 luglio 2017