Nessuna impunità per chi è incriminato per pedofilia: questo il passo in avanti della Chiesa di Papa Francesco commenta a euronews Nello Scavo, giornalista di Avvenire e saggista.
“Il fatto stesso che il cardinale Pell ha ottenuto questo via libera a tornare in Australia dal Papa, da quello che sappiamo anche su indicazione, consiglio del Papa, costituisce un fatto nuovo che dimostra che il Papa vuole compiere un passo in avanti e cioè non avranno piu alcun tipo di protezione neanche i vescovi e i sacerdoti che finora erano stati accusati di essere stato graziati anche all’interno della gerarchia ecclesiastica da una serie di provvedimenti. È molto difficile anche per Papa Francesco in questo senso perché sappiamo che resistenze vi sono state, c‘è una Commissione vaticana istituita proprio dal Pontefice su stimolo precedente di Papa Benedetto XVI che si occupa proprio dei casi di pedofilia ma sui vescovi non c’erano stata un’attenzione specifica forte, così come sta accandendo per il cardinale Pell e quindi il segnale è molto chiaro, se vieni indagato devi sottoporti alla giustizia del Paese che ti indaga, non devi ostacolare la giustizia, devi collabroare e non devi assolutamente approfittare della tua condizione per poter ottenere una qualche forma di copertura o di immunità”, dice Nello Scavo.
“Rifiuto in blocco le accuse contro di me. Sono false”: si è difeso così il 76enne cardinale George Pell, ex arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney e attualmente prefetto degli Affari economici del Vaticano, dopo essere finito per la prima volta sotto accusa in prima persona. I fatti contestati risalirebbero agli anni ’70, quasi 50 anni fa, quando Pell era un semplice sacerdote a Ballarat, sua città natale.
“In alcun modo vi erano stati in passato sospetti che riguardassero la sua partecipazione diretta a abusi su bambini, minori. È la prima volta che questo accade. Le voci di una sua incriminazione circolavano da alcune settimane, alcune notizie erano trapelate. Si tratta di casi molto lontani nel tempo che saranno anche difficili da dimostrare, e quindi sarà anche complicato da affrontare in via giudiziaria tanto per l’accusa che per la difesa. Certamente il fatto che il cardinale Pell si stia alontanando dalla Santa Sede per recarsi in Australia e sottoporsi al processo è un fatto assolutamente nuovo, perche cancella qualsiasi sospetto di tentativi di voler approfittare dell’ immunità”, aggiunge Nello Scavo.
Il cardinale Pell comparirà in tribunale a Melbourne il prossimo 18 luglio.