Continuano le manifestazioni di protesta in Francia in seguito al cruento arresto di un ragazzo a inizio febbraio.
Tre poliziotti sono accusati di violenze, uno di stupro, ma la cosiddetta Police des polices, l’organismo che veglia sull’operato delle forze dell’ordine ha concluso la sua inchiesta dicendo che non si è trattato di un’aggressione intenzionale, da qui il ritorno dei cortei.
Dice una ragazza:
Da quando ho saputo quello che è successo, i poliziotti li odio. Soprattutto dopo che hanno detto che si è trattato di un incidente, mentre è impossibile che si sia trattato di un incidente.
A Bobigny, nell’hinterland di Parigi, là dove c‘è il Palazzo di giustizia, la manifestazione con circa 3mila persone, dapprima pacifica, è degenerata in scontri verso la fine. Malgrado gli appelli alla calma giunti dalla vittima, Théo, che è ancora ricoverato, e dalla sua famiglia, alcune centinaia di dimostranti hanno rotto vetrine e lanciato petardi. Gli agenti hanno reagito con i lacrimogeni.