La Germania accelera il suo cambio di rotta sull’immigrazione. Le espulsioni dei richiedenti asilo che non hanno ottenuto protezione saranno più rapide.
Il governo tedesco ha accolto oltre un milione di persone fra il 2015 e il 2016, una politica dapprima salutata dall’opinione pubblica locale e oggi invece aspramente criticata da vasti settori del paese.
Dice la cancelliera Angela Merkel :
Crediamo che sia necessario, per poter continuare ad accogliere ed aiutare coloro che hanno bisogno di una protezione umanitaria che è stata anche legalmente riconosciuta.
Il procedimento di espulsione rapida riguarderà in primo luogo chi ha dissimulato la propria vera identità per ottere l’asilo, e chi è stato riconosciuto colpevole di delitti.
Polemica sulle espulsioni verso zone di guerra
I nuovi provvedimento dovrebbero far cessare la cacofonia fra il governo centrale e le regioni, almeno nelle intenzioni del ministro dell’interno Thomas De Maiziere :
Assistiamo a un rimpallo di responsabilità fra il governo federale e i länder, questo deve finire. Bisogna unire gli sforzi, ognuno deve fare la propria parte.
Verranno dunque allestiti dei centri specifici per le persone in attesa di espulsione. Ma di fronte alla recrudescenza dei combattimenti in zone di guerra, come l’Afghanistan, almeno cinque esecutivi regionali hanno deciso di sospendere le espulsioni verso questo paese.
Nel 2016 la Germania ha espulso 80mila migranti, nel 2015 erano stati 50mila.
#Germania: prime #espulsioni di massa in #Afghanistan (ITA/DE) ProAsyl https://t.co/4fV9K6Dx6e #frankfurt #Germany pic.twitter.com/A2uNL3E4nN— Melting Pot Europa (MeltingPotEU) 19 décembre 2016