Sei membri del Comitato internazionale della Croce Rossa sono stati uccisi in
Afghanistan mentre altri due risultano dispersi. Indiziati i jihadisti dell’Isis che potrebbero aver rapito le persone mancanti.
La Croce Rossa ha twittato “siamo scioccati e devastati. Confermiamo che sei membri dello staff dell’organizzazione internazionale sono stati uccisi e due risultano dispersi nella provincia di Jawzjan”.
Funzionari locali hanno precisato che un commando di origine sconosciuta ha attaccato il convoglio della Croce rossa nel distretto di Qosh Tapa.
Stupore e smarrimento nelle parole del direttore generale della Croce Rossa: “I fatti sono accaduti in una regione che conosciamo molto bene. I colleghi uccisi erano esperti. Lo shock è fortissimo per quello che ciò può rappresentare per i nostri progetti in Afghanistan. Non riesco a credere che si possa attaccare un convoglio della Croce Rossa”.
I talebani si sono subito smarcati respingendo ogni loro responsabilità nell’operazione, ma il danno è ormai fatto, e Ginevra ha sospeso tutte le operazioni nel Paese in attesa di garantire una maggiore sicurezza ai suoi effettivi. Di questo soffrirà soprattutto la popolazione civile afghana.