L'estrema destra europea alza la testa

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L’estrema destra europea alza la testa.

All’indomani dell’investitura di Trump, i dirigenti di diverse formazioni europee si sono ritrovati in Germania per cercare di mostrare un fronte unito alla vigilia di importanti elezioni nel Vecchio Continente.

Per la francese Marine Le Pen, l’olandese Geert Wilders e la tedesca Frauke Petry,l’Italiano Matteo Salvini soffiano venti di vittoria.

Promemoria per El Papa: i nazionalisti fanno la pace. Le democrazie, le guerre. https://t.co/qAZNj6uTIA pic.twitter.com/SBWhGaM3T7— Maurizio Blondet (@MaurizioBlondet) 22 gennaio 2017

Il discorso dei tre è semplice e parla alla pancia della gente: controllo delle frontiere, stop alla politica di accoglienza degli immigrati, ritorno dello Stato nazione.

Messaggi basici con cui rischia di vincere Geert Wilders alle politiche del 15 marzo nei Paesi Bassi, per cui è dato in testa ai sondaggi.

In Francia, Marine Le Pen, del FN, potrebbe andare al ballottaggio per le presidenziali di maggio.

Non è il caso di Alternative per la Germania di Petry, che comunque dovrebbe in settembre fare il suo ingresso al Bundestag come terza formazione.

E sabato Petry ha ricevuto anche il sostegno dei colleghi:
Geert Wilders:

“L’Europa ha bisogno di una Germania forte, fiera che difenda le proprie origini, la propria identità e civilizzazione. L’Europa ha bisogno di Frauk e non di Angela”.

Petry è tornata indietro con la storia per pronosticare un triste destino per l’Europa, non ha lesinato paragoni forti come la Francia di Napoleone o la Germania nazista.

Per poi dire

“Ciascun Paese deve decidere da solo cosa è è meglio ma i nostri punti in comune sono importanti. I partiti che sono oggi qui vogliono un’Europa che che risponda al principio di sussidiarietà. Concordiamo su questo punto anche se ci sono piccole differenze. Che non significa contraddizioni”.

Marine Le Pen promette un referendum sul’Europa se verrà eletta presidente:

“Il giorno dopo la mia elezione chiederò all’Europa che ci ridiano 4 poteri fondamentali:
piena sovranità del territorio, controllo delle frontiere, della moneta e sovranità legislativa”.

Alla riunione, organizzata a Coblence dal gruppo del parlamento europeo Europa delle Nazioni e delle libertà, non tutti i media tedeschi hanno potuto assistervi.

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