I pompieri hanno localizzato sei persone in vita tra le macerie dell’hotel Rigopiano: i soccorritori hanno parlato con le sei persone, che si sta ora cercando di estrarre nel più breve tempo possibile. Una cinquantina i soccorritori impegnati, che avevano iniziato stamattina a usare i mezzi meccanici, ma ora sperano che ci siano altre sacche d’aria che possano aver garantito la sopravvivenza di qualcuno dei dispersi. Quattro i cadaveri recuperati finora nella struttura abruzzese, travolta da una valanga mercoledì, dopo le nuove scosse sismiche.
La massa di neve, rocce e tronchi ha attraversato la struttura, spostandola di una decina di metri.
Del resort a quattro stelle è rimasto poco, tanto che i primi soccorritori giunti sul posto hanno raccontato di non averla nemmeno vista, che c’era solo una collina di neve. Poi hanno inziato a scavare con ogni mezzo: pale, mani, bastoni, mentre altrove infuriavano le polemiche: sui ritardi dei soccorsi, sulla burocrazia che avrebbe bloccato gli elicotteri della Forestale, sulle accuse di abusivismo della struttura.
L’inchiesta, per omicidio involontario, è stata avviata: i carabinieri forestali di Pescara in mattinata hanno acquisito della documentazione nella sede della Provincia. Documentazione sui piani d’emergenza e soccorso dell’area, come richieste e movimenti di spalaneve, richieste di soccorso, viabilità.