Usa: il testamento politico di Obama, difendere riforma sanitaria e green economy

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Otto anni dopo la sua prima elezione, il discorso di Chicago è il testamento politico di Barack Obama. Nonostante il Congresso controllato dai repubblicani, la sua storica presidenza lascia – come promesso – un’eredità pesante: “Change has come to America”.

Un’economia in salute e il macigno dell’ObamaCare da difendere.

La riforma sanitaria ha già innescato una guerra a distanza con il presidente eletto, facendo già tramontare i tentativi di una ‘transizione morbida’.

Il 4 gennaio, Obama è andato al Congresso per stringere i ranghi dei democratici e preparare la battaglia dai banchi dell’opposizione.

Una visita che punta a scavare una trincea attorno all’ObamaCare prima della sua partenza e salvare la riforma che ha permesso, dal 2010, a oltre 20 milioni di persone di avere accesso ad un’assicurazione sanitaria.

Un altro dossier aperto è quello sulle cyber-intrusioni russe. Le ultime settimane del mandato di Obama sono state caratterizzate dall’innalzamento del livello di scontro con Mosca. Altre 5 persone vicine al Cremlino sono state appena raggiunte da sanzioni, dopo l’espulsione di 35 agenti dei servizi segreti russi lo scorso 29 dicembre.

Mosca lo accusa di isteria, ma secondo molti commentatori statunitensi, le mosse del Presidente uscente non potranno essere cancellate con un colpo di spugna da Trump, perché metterebbero in imbarazzo l’ala conservatrice dei repubblicani, storicamente avversa al Cremlino.

La partita a scacchi si gioca anche sul lungo termine se si volge l’attenzione alla lotta ai cambiamenti climatici.

“Questo è il momento in cui decidiamo finalemte di salvare il nostro pianeta”. (Parigi, COP21)

Anche se l’amministrazione Obama ha ratificato, nel settembre scorso, l’accordo sul clima di Parigi, l’agenda verde è già nel mirino del presidente eletto che non crede alla battaglia ecologista e può cancellare gli accordi senza l’approvazione del Congresso.

A dieci giorni di distanza dall’addio alla Casa Bianca, Barack Obama scrive sulla rivista Science: La marcia degli Stati Uniti verso un’economia basata sulle energie rinnovabili “è irreversibile”.

La green economy è verde anche nel colore dei dollari. Tra il 2008 e il 2015 l’economia è cresciuta di oltre il 10% mentre le emissioni di CO2 sono diminuite del 9,5%.

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