È salito a 16 il numero dei soldati turchi rimasti uccisi, e una ventina feriti, in 3 distinti attacchi kamikaze compiuti con veicoli carichi di esplosivo nel nord della Siria, dove erano impegnati nell’operazione ‘Scudo dell’Eufrate’.
Il totale dei militari turchi uccisi dall’inizio degli attacchi, lanciati a fine agosto, sale così ad almeno 40. Obiettivo: espellere Daesh dal nord est della Siria.
“2.000 chilometri sono adesso liberi da terroristi e 225 distretti sono stati liberati. Fino ad oggi nell’operazione scudo dell’Eufrate 1.005 membri dell’organizzazione terrorista sono strati neutralizzati”, ha detto in modo altisonante il ministro turco della difesa Fehm Isik.
La Turchia, che continua a bombardare al Bab provocando anche vittime civili, ha avviato quest’operazione militare su vasta scala nel nord della Siria, per colpire l’Isis, ma anche le Unità di protezione del popolo curdo (Ypg), miliziani alleati degli Usa ma considerati da Ankara come terroristi.