L'emozione dei berlinesi nel luogo della strage, "restiamo uniti"

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Berlino e la Germania continueranno a vivere. Messaggio messo in pratica dai mercatini natalizi che continuano ovunque, e anche quello di Breitscheidplatz si è fermato solo per il tempo necessario all’inchiesta. E messaggio ripetuto a più voci, anche da Angelino Alfano: il neo-ministro degli esteri italiano aveva già previsto una visita a Berlino, ma non aveva previsto di farla sul luogo di un attentato e con una vittima italiana, la giovane di Sulmona la cui famiglia è giunta nella capitale tedesca per il riconoscimento.
Alfano ha detto che, in materia di solidarietà, Angela Merkel è da portare ad esempio nel mondo.

A Berlino c‘è paura e c‘è polemica sulle falle della sicurezza, e anche sulle politiche d’accoglienza:
“Sono profondamente scosso, orripilato, arrabbiato, direi furioso. Furioso anche per delle politiche che ci hanno portati a una situazione in cui non ci sentiamo sicuri, e in più lo sapevano”.

Ma c‘è anche chi dice che l’importante adesso è restare uniti: “mancano tre giorni a Natale e la società tedesca è stata colpita duramente, nel cuore. E questo può creare fratture nella società. Lo abbiamo visto a Parigi, a Nizza, in altre città dove è successo, ed è così importante che la Germania rimanga versatile e colorata e che la gente veda che è meglio quando stiamo insieme”. A dirlo è uno degli organizzatori di un coro, con una cinquantina di persone tra le quali alcuni rifugiati. Insieme hanno eseguito canti natalizi ma anche “We are the world”, mentre si alzavano cartelli con scritto “siamo tutti berlinesi”.

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