Rinviato in extremis l’avvio dell’evacuazione di combattenti e civili da Aleppo Est. La notizia è arrivata quando i preparativi erano già iniziati, e gli autobus in attesa alle porte della città. Non sono ancora chiare le ragioni di questo ritardo.
Resta comunque in vigore la tregua stabilita da Damasco, Mosca e Ankara che dovrebbe mettere fine al lungo assedio e allo spaventoso massacro di civili.
Un pericolo non del tutto scongiurato, secondo il presidente del Consiglio locale di Aleppo Est, che da Parigi rinnova l’allarme.
“Gli accordi includono il gruppo di combattenti e i civili di Aleppo. E’ mia responsabilità proteggere le persone e favorire questa iniziativa, purtroppo però le garanzie che i civili non andranno incontro a un massacro sono deboli”.
Quattro anni di assedio hanno di fatto distrutto quella che è stata la capitale economica del paese, causando la morte, secondo stime delle Nazioni Unite, di oltre centomila civili.