Siria. La Russia sotto accusa per la situazione ad Aleppo

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La Russia responsabile dell’uccisione dei civili ad Aleppo. L’accusa è chiara e a gridarla sono alcune centinaia di manifestanti, in gran parte rifugiati siriani, scesi in strada a Berlino per denunciare le conseguenze dell’offensiva condotta dal regime di Damasco e da Mosca per riconquistare Aleppo.

Accuse all’acqua di rose se comparate alle parole pronunciate dall’Ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Samantha Power: “Siete voi, tre Stati membri nelle Nazioni Unite, che contribuite a mettere il cappio attorno al collo dei civili. Dovreste vergognarvi. E invece sembrate quasi compiaciuti e pianificate il prossimo assalto. Siete veramente incapaci di provare vergogna? Non c‘è veramente niente che vi faccia vergognare?” ha affermato in una violenta requisitoria rivolta alla Siria e agli alleati Russia ed Iran.

L’operato di Mosca, contraria al raggiungimento di un cessate il fuoco prima di dichiarare la fine della battaglia ad Aleppo, è stato condannato anche dal Ministro degli Esteri britannico Boris Johnson: “In base alle informazioni che arrivano oggi da Aleppo sono proprio i russi a bloccare l’evacuazione non soltanto dei civili ma anche del personale medico dalle verie aree che stanno bombardando” ha detto durante un intervento in Parlamento.

Una piccola manifestazione di protesta contro la Russia per il suo ruolo nella distruzione di Aleppo si è svolta anche a Parigi. Dal canto suo il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha ribattuto che i responsabili della drammatica situazione in Siria sono i Paesi membri della Nato e non certo la Russia.

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