In Italia a qualche giorno dal referendum sulla riforma costituzionale, i fautori dei due campi si spendono negli ultimi giorni di campagna elettorale.
Prima che l’oscuramento dei sondaggi avesse il via, lo scorso 18 novembre, il fronte del no era in vantaggio.
Restava una fetta di indecisi, pari al 25% degli aventi diritto.
Anche a loro si rivolge Matteo Salvini, segretario della Lega nord, che stamattina era a Milano.
Schaeuble, ministro delle finanze tedesco nonché padre dell'austerity ha detto che voterebbe “Sì” al referendum. Ecco chi vuole le riforme!— AlessandroDiBattista (@ale_dibattista) November 29, 2016
Da Berlino, dove si trovava per il Berlin Policy Forum, il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha dichiarato:
“La stabilità come le riforme nel mio PAese sono cruciali, è la ragione per cui l’approvazione delle nostre riforme attraverso il referendum è così importante”.
-5 al referendum. Oggi tanta gente a Cagliari e a Sassari pronta per darci una mano a cambiare davvero. #bastaunsi pic.twitter.com/jhoXG3YzZV— maria elena boschi (@meb) November 29, 2016
La riforma, che nelle intenzioni di Matteo Renzi, vuole dare una maggiore stabilità politica al Paese, rischia, secondo i suoi critici, di rafforzare il potere del premier in maniera spropositata.
#IoVotoNO al #Referendum del #4dicembre perché la #Riforma prevede lo strapotere dell'esecutivo https://t.co/ClZzYFZNDM— LibriDaLeg #IoVotoNO (@Libri_da_legg) November 29, 2016
Riforma oltre 40 articoli della legge fondamentale italiana, entrata in vigore nel 1948.