Amnesty International denuncia il crescente attacco di Mosca alla libertà d’espressione. Alla vigilia del 21 novembre, quarto anniversario dell’entrata in vigore della legge sugli agenti stranieri, l’Ong illustra l’alto prezzo che la società civile paga per la chiusura delle sedi di organizzazioni non governative.
“Noi crediamo che le autorità russe debbano imparare ad accettare le critiche costruttive della società civile e a cooperare con le Ong. La legge che espande l’autorità di Mosca sulle organizzazioni non governative deve essere abolita e noi siamo sicuri che un giorno questo succederà”, ha dichiarato Sergei Nikitin, direttore di Amnesty International Russia.
Il 2 novembre le autorità russe avevano messo i sigilli al loro ufficio di Mosca. L’ong era stata accusata di non pagare l’affitto della sede di proprietà del Comune ma Amnesty aveva smentito. Dal 2012, 148 Ong sono state inserite nel registro degli agenti s tranieri e 27 di loro hanno cessato le attività.