La vittoria di Donald Trump fa sperare l’industria del carbone e i gruppi minerari, mentre si prevede un lungo inverno per le energie rinnovabili.
Il ‘trumpismo’ è destinato a ribaltare le priorità. Innanzitutto, tramonta la possibilità di un giro di vite sui prezzi delle medicine, come promesso da Hillary Clinton.
Nonostante, invece, il prossimo Presidente sia un amante dei tweet, Silicon Valley non ricambia l’affetto. A luglio, decine di imprenditori dell’economia virtuale avevano firmato una lettera contro il vincitore delle elezioni.
Il prossimo Presidente vorrebbe anche cancellare l’accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni, mettendo prematuramente fine all’avvenire delle energie rinnovabili. “Il surriscaldamento globale è una finzione inventata dai cinesi”, secondo Donald Trump.
Non sorridono, però, neanche la case automobilistiche statunitensi che hanno stabilimenti in Messico.
Dal punto di vista valutario, infine, la crescente volatilità degli scambi è negativa per la sterlina, mentre lo yen giapponese e il franco svizzero saranno i grandi vincitori, sostiene Etf Securities.