Negli Stati Uniti la scena pre-elettorale è dominata dalle polemiche, dopo le rivelazioni dell’Fbi su nuove email potenzialmente sospette dell’ex segretario di Stato Hillary Clinton.
650mila messaggi di posta elettronica da controllare che riaprono più che mai
la Corsa alla Casa Bianca anche se per il 63% dell’elettorato le nuove indagini dell’intelligence non cambieranno il loro voto.
Secondo il New York Times, che cita fonti investigative, l’Fbi non avrebbe trovato nessun legame diretto tra il candidato repubblicano e il governo russo, gli hackeraggi contro i democratici sarebbero volti a minare le elezioni presidenziali più che a far eleggere Trump. I democratici accusano l’Fbi di usare due pesi e due misure dato che non rivela le “informazioni cruciali” in suo possesso sui rapporti tra Trump e Putin.