L'Ecuador ammette di aver limitato l'accesso al web per Assange

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L’Ecuador ha ammesso di aver limitato l’accesso a internet per Julian Assange. In un comunicato emesso dal Ministero degli Esteri, Quito ha sottolineato che, nell’esercizio della sua sovranità, il Paese Sudamericano ha limitato l’accesso a parte del sistema di comunicazione del fondatore di WikiLeaks nell’ambasciata di Londra.

Assange è rifugiato nella sede diplomatica londinese dell’Ecuador dal 2012 per evitare di essere estradato verso gli Stati Uniti che lo accusano di aver pubblicato attraverso WikiLeaks informazioni classificate.

Poco prima, il Dipartimento di Stato Americano aveva respinto la tesi di Wikileaks che denunciava le pressioni fatte dal Segretario di Stato Americano John Kerry affinchè Assange non potesse più accedere al web.

Secondo l’organizzazione che rende pubbliche informazioni confidenziali, l’obiettivo di Kerry sarebbe stato evitare nuove fughe di notizie sulla candidata democratica Hillary Clinton a meno di 20 giorni dalle elezioni presidenziali.

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