L’economia di Eurolandia viaggia ancora con il freno a mano tirato. L’attività industriale nell’area euro accusa ulteriori indebolimenti, finendo ai minimi da 20 mesi secondo l’indice dei responsabili degli approvvigionamenti, calato a 52,6 punti a settembre.
Per gli analisti della società di ricerche Markit, la ripresa economica è ancora fragile e non riesce a generare alcun tipo di traino.
A livello nazionale, la crescita della produzione tedesca, rallentata ai minimi su 16 mesi dal terziario, viene superata da quella francese per la prima volta in più di quattro anni.
Nel secondo trimestre del 2016, infine, l’occupazione nell’area Euro è cresciuta dello 0,4%, rileva Eurostat. Estonia, Irlanda e Lituania hanno registrato il maggior incremento occupazionale, mentre in Italia l’indice di occupazione sale appena dello 0,1%.
Eurozona: i servizi frenano l’attività economica, bene il manifatturiero https://t.co/gQN00IfCMu pic.twitter.com/fSZHLGyjhH— IlSole24ORE (@sole24ore) September 23, 2016