In Siria la tregua, in attesa di ulteriore proroga, già registra un crescendo di violazioni e di scambi di accuse: il governo di Damasco accusa i ribelli di aver attaccato nei pressi di Jobar, un quartiere della capitale che secondo i ribelli sarebbe invece stato colpito dall’aviazione e dall’artiglieria governative. Altri scontri si registrerebbero nella zona di Idlib. Informazioni non verificabili al momento.
Resta intanto tesa anche la situazione sugli aiuti umanitari, in particolare quelli destinati ad Aleppo est: le lungaggini burocratiche delle autorità siriane hanno innervosito anche l’alleato russo, e le Nazioni Unite da Ginevra tornano a sottolineare l’urgenza:
“Noi siamo pronti a partire appena possibile. Le modalità per garantire la sicurezza del passaggio non sono ancora state stabilite e non ci consentono ancora di muoverci. Sappiamo che ci sono almeno 250.000 persone ad Aleppo est che hanno bisogno di varie forme di aiuti”.
Alcune decine di camion hanno passato la frontiera turco-siriana negli ultimi giorni e nelle ultime ore, ma restano fermi nella terra di nessuno in attesa che le autorità siriane procedano ad apporre i sigilli e a garantire la sicurezza di Castello road.