Continuano nel nord della Siria i bombardamenti dell’artiglieria turca. Dal pomeriggio di lunedi sono stati colpiti 21 obiettivi di “terroristi” nella regione di
Jarablus.
Sul terreno è scontro anche tra i ribelli siriani sostenuti dalla Turchia e i kurdi dell’Ypg. Una situazione, sottolineano i kurdi, che favorisce l’Isil nei suoi tentativi di riprendersi la città di Manij, considerata strategica.
I ribelli filo-turchi, dal canto loro, hanno conquistato la città di Halfaya.
“Abbiamo cominciato alle sette di mattina e grazie a Dio siamo riusciti a prendere il controllo della città di Halfaya, di al-Masasneh e di altri quartieri dell’area. Continueremo a combattere fino alla conquista dell’aeroporto di Hama. Così potremo proteggere l’intera provincia e sostenere i mujahedin di Aleppo”.
Nonostante i progressi militari dei ribelli e dei loro sostenitori turchi, nel paese il clima si fa sempre più difficile, al punto che ieriil presidente francese Hollande ha parlato del rischio che “la Siria finisca in un incendio totale, a causa degli “interventi multipli e contraddittori” di Russia e Turchia.