Vladimir Putin punta il dito contro l’Ucraina: sceglie il “terrore” invece di risolvere i problemi con i colloqui, ha detto il presidente russo dopo un incontro con il collega armeno Serž Sargsyan a Mosca.
I servizi segreti russi hanno riferito di aver sventato “attentati terroristici in Crimea per destabilizzare la situazione”, ordinati da Kiev. Secondo Putin non hanno senso i colloqui di settembre nel “formato Normandia”, ossia fra Germania, Russia, Ucraina e Francia
“È una notizia molto allarmante – ha affermato Putin – i nostri servizi speciali hanno intercettato un gruppo di ricognizione sovversivo del ministero della Difesa ucraino che cercava di entrare nel territorio della Crimea. In tali circostanze una riunione nel formato Normandia in Cina sarebbe inutile”.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha definito le affermazioni russe “ciniche e assurde” come quando Mosca sostiene che non ci siano soldati russi nel Donbass. Per Poroshenko l’accusa è “un pretesto” della Russia per nuove minacce militari contro il Paese vicino.
La Crimea è stata annessa dalla Russia due anni fa con un intervento militare seguito da un referendum, illegale per Kiev e per gli occidentali che hanno in seguito imposto sanzioni a Mosca.