India: militante per i diritti umani interrompe sciopero della fame dopo 16 anni

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La militante indiana per i diritti umani Irom Sharmila pone fine a 16 anni di sciopero della fame, il più lungo al mondo. La cosiddetta “lady di ferro” di Manipur, il suo Stato d’origine, veniva alimentata con la forza, accusata di tentato suicidio, considerato reato in India.

Sharmila ha assaggiato del miele e ha annunciato di entrare in politica per poter cambiare il sistema: “Sono l’incarnazione reale della rivoluzione, voglio diventare primo ministro dello Stato di Manipur. La cosa principale per me è la rimozione di questa legge draconiana”.

Sharmila si batte per l’abolizione di una legge speciale in vigore dal 1958 che permette alle forze armate nelle zone di conflitto del nord-est dell’India di agire senza mandato giudiziario.

“Impunemente”, secondo Sharmila e organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International che l’ha dichiarata “prigioniera d’opinione”. Nel 2000 la donna aveva cominciato a digiunare dopo aver visto dieci persone uccise per mano dell’esercito.

India: End of #IromSharmila’s hunger strike an opportunity to repeal AFSPA https://t.co/cCSWuyY9rc aiindia pic.twitter.com/VHW4yGsH5E— AmnestyInternational (AmnestyOnline) 9 août 2016

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