Turchia: Austria dice no alle trattative di adesione all'Ue. Juncker: "Grave errore"

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La Turchia allo stato attuale non può diventare membro dell’Unione Europea, specialmente se persegue sulla via della reintroduzione della pena di morte: chiarisce così la sua posizione il presidente della Commissione europea. Juncker ha definito “un grave errore di politica estera” interrompere i negoziati di adesione di Ankara“replicando all’Austria che chiedeva a Bruxelles di sospendere le trattative.

“Non vedo nessuna utilità nel fare passare un messaggio unilaterale di chiusura al negoziato da parte nostra”, ha dichiatato Juncker.

Berlino sposa la linea dura di Vienna. La reintroduzione della pena di morte in Turchia ne bloccherebbe automaticamente l’adesione all’Unione Europea per il ministro degli Esteri tedesco.

“Se questo tema è tornato nell’agenda turca, se la pena di morte sarà veramente di nuovo introdotta, la decisione sui negoziati si prenderà da sola, perché gli Stati membri dell’Unione Europea l’hanno abolita e questo è un principio fondamentale”, ha detto Frank Walter Steinmeier.

Era il 2004 quando la Turchia, con Erdogan premier, aveva abolito la pena capitale, uno dei requisiti per aspirare all’ingresso nell’Unione Europea. Dopo il fallito golpe, Erdogan ha ventilato l’ipotesi di reintrodurla per chi tradisce lo Stato.

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