Tutti morti i cinque militari a bordo dell’elicottero russo abbattuto in Siria. A dirlo un portavoce del Cremlino.
Il velivolo, secondo Mosca, è stato abbattuto con fuoco proveniente da terra mentre si dirigeva all’aerodromo di Hmeymim dopo aver fornito aiuti umanitari alla città di Aleppo.
Ad abbatterlo sarebbero stati miliziani armati dell’opposizione che invece fanno sapere che si trattava di un velivolo che stava compiendo operazioni militari. I russi sostengono il regime di Bashar al Assad. Qualche giorno fa è stata annunciata l’apertura di corridoi umanitari per portare aiuti alla città-martire di Aleppo dove 300.000 civili sono presi in trappola fra Daesh, ribelli e governativi di Assad, appoggiati dai russi. Attorno ai corridoi però si continua a combattere, e i ribelli non si fidano delle profferte di pace di Mosca e Damasco.
Aleppo è fondamentale sia per la posizione strategica che per la vicinanza a fonti d’acqua potbile, abbastanza rare nella regione. Controllarle rappresenta un indubbio vantaggio strategico.