Grosso incendio minaccia area di Castel del Monte, spento grazie ai volontari

Globo View 2016-07-22

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Nella sera del 19 luglio, alle 19,50, i volontari delle Guardie Federiciane hanno ricevuto dalla SOUP un'allerta incendio in contrada Lama Genzana, a Castel del Monte (Andria).
I volontari Federiciani, con il mezzo AIB L 200 si sono recati al posto succitato, scoprendo che la località interessata dall'incendio non era
Lama Genzana ma Contrada Posta di Grotte, a due Km dal Castel del Monte. I volontari hanno quindi raggiunto l'incendio alle ore 20:30.

Sul posto si trovavano due squadre della Polizia Municipale. Il prof. Francesco Martiradonna, all'arrivo, ha parlato con il Capo squadra dei V F
e spiegava che sui fronti degli incendi stavano già operando il CFS con il DOS Marcello e un'altra squadra dei VF.

I Volontari si sono recati sui fronti degli incendi, in tutto sei, percorrendo il tratturo dell'acquedotto e arrivati sul ponte, hanno incontrato l'agente scelto del CFS che ha spiegato loro di aver
avuto ordine dal DOS di intervenire sul fronte dell'acquedotto, perchè sugli altri fronti stavano operando con i soffiatori e moduli i VF e la Forestale, quindi ha ordinato ai due volontari Federiciani di intervenire, con il soffiatore e il flabello e in un giro di venti minuti hanno avuto ragione dell'incendio che si sviluppava sul crinale dell'acquedotto.

Terminato l'intervento, in comune accordo con il capo squadra dei VF, si è cercato di trovare il modo di intervenire sugli altri due fronti che si trovano in direzione Castel del Monte.

La squadra dei Volontari Federiciani e la squadra del SER Corato si sono diretti sul promontorio dove si sviluppavano i due fronti dell'incendio e con soffiatori flabelli e idranti sono riusciti a spegnere le fiamme che si sviluppavano lungo i dorsali delle colline.

"Siamo stati fortunati" - ci fa sapere il prof. Martiradonna - "perchè i fronti hanno avuto un rallentamento e perchè si trovava davanti al tratturo.
Inoltre l'erba era bassa e quindi le fiamme erano rasenti e non hanno avuto il modo di attaccare la macchia mediterranea presente sul territorio".

Mentre le Guardie Federiciane stavano operando, sono poi arrivati gli operai regionali dell'ARIF, un'altra squadra dei VF da Bari e i volontari della Croce Bianca Coratina.
Alle 23.06, Martiradonna ha chiamato la SOUP relazionando sull'intervento di spegnimento, sviluppato a poco di due chilometri dal Castel del Monte e meno di Km.1 DALLA ZOCCOLATURA DELLA PINETA, ritenendo che questo attacco all'area del Maniero Federiciano è stato respinto grazie alla Tenacia dei VF, il coordinamento del DOS, del CFS, e i Volontari.

La fortuna ha sorriso alla pineta del Maniero: bastava che le fiamme avessero sorpassato la penultima altura, che avrebbe trovato il seminativo e pratense, dove si trovavano i trulli e infine la prima Pineta ubicata dopo la masseria di Cipolluzza. Certamente questo deve fare riflettere qualcuno perchè la succitata Pineta versa in una situazione deprecabile ed occorre liberarla da quegli elementi che possono alimentare eventuali inneschi di incendio.

La pineta è salva grazie ai volontari presenti, che sono rimasti nello spegnere l'incendio oltre l'orario di sicurezza e cioè oltre le ore 20:30.
Una grande responsabilità perchè quando si opera, la visibilità terrena non è sicura e tutto può accadere perchè chi opera ha una visibilità ridotta dove sono presenti le fiamme,
ma non vede cosa si trova sul piano terra. Il rischio è che possa esserci un masso scosceso, un buca un fosso ed altro che non possa dare la stabilita di equilibrio.

E' grazie quindi ai capo squadra che si sono assunti la responsabilità di operare in quel momento. Questo è stato fatto per il bene dell'ambiente e della Pineta, che correva dei rischi.

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