Tornado ad Andria si abbatte su una villa con bambini e distrugge alberi

Globo View 2016-06-13

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Erano le 14,20 di domenica 12 giugno, quando alle Guardie Federiciane di Andria viene chiesto un urgente intervento in contrada Boscariello in quanto si era sviluppata una tromba d’aria che aveva colpito le abitazioni della zona causando anche allagamenti con un’ampia piena protrattasi sino sulla SP 231. La potente tromba d’aria ha flagellato l’intera zona sradicando un grosso albero di conifera, alta venti metri con una circonferenza di circa 150 cm , stessa sorte ha subito anche un cipresso alto circa 7 metri poco distante.

La forza della tromba ha scagliato in aria carriole, pedane ed altri oggetti che si trovavano intorno ad una villa in quel momento abitata; inoltre molti alberi di ulivo e altre piante venivano sballottati come fuscelli subendo gravi danni.

Le persone presenti nella villa di cui anche alcuni bambini si sono rifugiati in luoghi chiusi dell'abitazione come ripostigli e scantinati rimanendo letteralmente terrorizzati dalla furia della tomba d'aria. La squadra dei volontari di Protezione Civile, la Naturalista Federiciana Verde Onlus, composta da Pietro Lomuscio, Nicola Liddo e Michele Genuario, quando sono arrivati sul posto, alle ore 14,45 hanno trovato la strada comunale chiusa dall’albero di Conifera, che impediva il passaggio dei mezzi. Hanno così provveduto a rimuovere l'albero, con non poche difficoltà, bonificando la zona.


La ronda rientrando in sede, alle ore 18:00, ha notato un danneggiamento della segnaletica in zona, fatta da persone che non meritano di detenere armi. "Questi sparano la segnaletica come se fosse un campo di tiro al poligono" denuncia il prof. Francesco Martiradonna Responsabile delle Guardi Federiciane - " invece si trovano su di una strada pubblica e centro abitato, sono la vergogna del mondo venatorio, non perché sono cacciatori, ma perché detengono delle armi che non dovrebbero avere. Occorrerebbe più controllo da parte degli addetti al controllo venatorio" conclude Martiradonna.

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