http://www.pupia.tv - Aversa (Caserta) - Lo statuto della città di Aversa e lo statuto del Movimento 5 Stelle. Questi i pilastri del programma che Maria Grazia Mazzoni intende realizzare in caso di vittoria alle elezioni del 5 giugno.
Per la prima donna mai candidata a sindaco della città è sufficiente leggere il primo articolo dello Statuto comunale per rendersi conto di cosa bisognerebbe realizzare per rendere Aversa una città normale e vivibile per tutti.
Una città la cui filosofia di vita dovrebbe essere basata sul concetto della “decrescita felice” che significa meno consumi, meno autovetture, meno in generale e favorire la qualità delle cose rispetto alla quantità che molto spesso è anche inutile e dannosa.
“Il nostro obiettivo è vincere ma – afferma Mazzoni – consideriamo fondamentale entrare comunque nel sistema, far parte delle istituzioni per cambiarle dall’interno”. Nei primi sei mesi dell’eventuale gestione della città, da sindaco la pentastellata intende acquisire la conoscenza dettagliata della macchina amministrativa. “Perché – dice – non ci si inventa amministratori pubblici e non lo si diventa di colpo con l’elezione che non dà in automatico la conoscenza di tutto, ma bisogna studiare e imparare a capire”.
Da qui la necessità di conoscere nei particolari i meccanismi che guidano l'amministrazione della città che dovrebbe avvenire senza supporto dei partiti ma con una squadra che ha già in mente e che comunicherà alla cittadinanza prima del voto. Perché ritiene giusto e doveroso per ogni candidato sindaco far conoscere ai cittadini-elettori chi governerà la città, senza doverlo apprendere al momento della presentazione ufficiale del primo cittadino eletto, che presenta una squadra che, di solito, è il risultato di accordi politici che poco hanno a che vedere con la realtà e con la realizzazione di progetti che vadano nell'interesse dei cittadini. Non a caso, il riunirsi in gruppi finalizzati a vincere non dà alcuna garanzia che l'amministrazione opererà nella direzione di tutelare l’interesse della collettività e non dei singoli. (14.05.16)