Manifestazione e contro-manifestazione a Banja Luka, capoluogo della Repubblica Srpska, l’entità dei serbi di Bosnia.
L’opposizione, organizzata in un cartello di sei partiti battezzato “Alleanza per il cambiamento”, chiede le dimissioni del Primo Ministro, accusato di corruzione, ed elezioni anticipate da tenersi nell’ottobre prossimo, insieme alle amministrative.
“La situazione politica è pessima, c‘è un pessimo ambiente e sicuramente la situazione non migliorerà dopo le manifestazioni di oggi. Noi lottiamo per il diritto democratico ad esprimere la nostra opinione e dire che non siamo d’accordo con il governo attuale”, spiegava il presidente del principale partito d’opposizione.
Manifestazioni sì, ma niente cortei. Il Ministro dell’Interno, a proteste già in corso, spiegava:
“La polizia ha adottato delle misure per bloccare qualsiasi corteo dalle due parti, perché può portare a scontri e a situazioni che rischiano di divenire incontrollabili”.
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