http://www.pupia.tv - Milano - Milano - I militari della Guardia di Finanza di Gallarate, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, hanno concluso una complessa e articolata operazione volta ad interrompere un imponente giro di fatture per operazioni inesistenti (Foi): 13 milioni
di euro in soli due anni, coinvolgimento di 120 società utilizzatrici delle Foi, individuate
su tutto il territorio nazionale.
Aseguito dell’iniziale verifica eseguita nei confronti di un’impresa edile, la quale
subappaltava i propri lavori “a cascata” ad altre imprese fittizie, innescando un vero e
proprio “effetto domino”, che ha portato alla constatazione di fatture false per oltre 33 milioni di euro, 3 milioni di euro di iva recuperata e la denuncia di 11 soggetti, a vario titolo coinvolti in diverse Procure.
La successiva attività ispettiva ha permesso ai militari di inoltrare una comunicazione di
notizia di reato alla Procura di Milano. Quest’ultima delegava specifiche
indagini finanziarie e patrimoniali. Le prime vedevano interessati 18 istituti di credito su
cui erano operativi 20 conti correnti, con movimenti di denaro per complessivi 30 milioni
di euro.
Al termine delle attività di polizia tributaria, le Fiamme Gialle hanno concentrato gli sforzi
al fine di ricostruire e quantificare il reale patrimonio, illecitamente accumulato, dei
soggetti denunciati.
Con una meticolosa attività di analisi nonché di intelligence, anche al di fuori del territorio nazionale, mediante l’attivazione degli Organi collaterali di Francia, Svizzera, Romania e Principato di Monaco è stata accertata la responsabilità penale nei confronti di altri sei soggetti, denunciati all’autorità giudiziaria presso le Procure di Milano e Busto Arsizio.
Conseguentemente, è stato eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di 2 immobili (villa di lusso con annessa rimessa auto), un’auto di grossa cilindrata (Audi A6) e il capitale sociale di tre soggetti giuridici, per un valore complessivo pari ad 700mila euro. Inoltre, sono state attivate le procedure volte all’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali per il sequestro su 26 immobilidi cui 4 detenuti all’estero (appartamenti di lusso sia in Italia che in Svizzera e ville con porticciolo privato annesso), 3 autoveicoli (Porsche con targa svizzera, Audi Q5, Bmw Z4), 5 terreni (di cui uno in Svizzera) e quote societarie di sei soggetti giuridici (4 aventi sede all’estero) per un valore complessivo di oltre 5 milioni e mezzo di euro. (27.02.16)