PARTE 2 DI 2 / PART 2 OF 2.
I G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica) furono formazioni partigiane antifasciste che nel periodo 1943-1945 operarono nei centri urbani con estrema audacia e decisione contro fascisti, nazisti, spie e delatori. Furono organizzati sul modello dei corrispondenti F.T.P. (Francs-tireurs et Partisans) francesi.
Sabato 21 novembre 2015, presso il Teatro della Cooperativa di via Hermada 8 a Niguarda, quartiere della Zona 9 di Milano, presentazione del volume di Luigi Borgomaneri “Li chiamavano terroristi. Storia dei GAP milanesi 1943-1945”. Evento organizzato dalle sezioni ANPI di Affori, Bovisa, Dergano, Isola, Niguarda e Pratocentenaro della Zona 9.
Sono intervenuti Rosanna Lombardo (coordinatrice ANPI Zona 9), Antonella Loconsolo (Vicepresidente del Consiglio di Zona 9), Dario Marchesi (ANPI Dergano), Renato Sarti (Teatro della Cooperativa di Niguarda), Piero Scaramucci (giornalista; ANPI Isola) e Luigi Borgomaneri (storico). Nel corso dell’iniziativa è stato premiato alla memoria il gappista Sammarchi (presente il fratello).
Questo filmato è dedicato alla memoria del leggendario gappista Dante di Nanni (1925-1944), Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Si ricorda che nonostante gli immensi sacrifici dei combattenti antifascisti di 70 anni fa, mandrie di dementi in camicia nera continuano a recarsi in pellegrinaggio a Predappio, ad Affile è stato eretto addirittura un monumento al famigerato criminale di guerra fascista Rodolfo Graziani (tra le proteste internazionali, in particolare delle comunità etiopiche) e continuano a svolgersi convegni, manifestazioni e cortei dove compaiono svastiche naziste, fasci littori, saluti romani e croci celtiche, inclusi i festeggiamenti per il compleanno di Hitler. Questo “ringraziando” indistintamente tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 70 anni, nessuno escluso, che non sono mai intervenuti direttamente in merito con la stessa volontà politica, energia e violenza con cui hanno invece represso le manifestazioni operaie, studentesche e popolari di protesta. Si aggiunge anche l’assordante silenzio del “nostro” fotogenico Premier, che invece di essere il garante degli ideali della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza antifascista continua letteralmente a dormire ed a girare la testa dall’altra parte, come per la scandalosa astensione del governo italiano sulla mozione di condanna del nazismo e di ogni sua forma di glorificazione, che era stata presentata alle Nazioni Unite nel novembre del 2014. Un “grandissimo ringraziamento” anche a Basilio Rizzo ed ai partiti che sostengono la giunta cosiddetta “antifascista e di sinistra” di Giuliano Pisapia di Milano, che ha deciso di accogliere nel Famedio/Pantheon comunale il fascista Franco Servello (presente alla manifestazione in cui fu ucciso l’agente di polizia Antonio Marino).