Il Libano ferito al cuore dal terrorismo jihadista ha dato l’ultimo saluto per le strade di Beirut alle vittime colpite dall’Isil. Nella giornata di lutto nazionale si sono svolti i funerali dei 44 civili uccisi nell’attacco kamikaze in una roccaforte di Hezbollah. Uno shock per il paese mentre gli esponenti politici invitano all’unione.
“Il messaggio è chiaro – dice Ali Mokdad, rappresentante di Hezbollah – Ogni cittadino in Libano, non solo nella periferia di Beirut, combatterà con tutte le proprie forze gli jihadisti”.
“La risposta è nell’unità – precisa Talal Hatoum, portavoce del movimento Amal – e nella soluzione di problemi di sicurezza e instabilità. Sono debolezze di cui si approfittano gli jihadisti”.
Bandiera a mezz’asta in segno di lutto al Parlamento libanese dove il governo si è riunito per osservare un minuto di silenzio.
L’attacco, il più grave mai compiuto dall’Isil in Libano, viene considerato una nuova rappresaglia sunnita per il sostegno delle milizie