Kosovo, no agli accordi con Serbia e Montenegro. Ancora lacrimogeni in Parlamento

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Per la terza volta in pochi giorni, il Parlamento kosovaro è stato teatro del lancio di gas lacrimogeni. Autrice del gesto, l’opposizione ricorsa ancora una volta ai lacrimogeni per protestare contro gli accordi con Serbia e Montenegro.

L’atto che si è concluso con l’evacuazione dell’aula e nessun ferito è avvenuto prima dell’inizio della sessione. Il movimento Autodeterminazione contesta all’esecutivo la volontà di procedere con la firma di due accordi che una volta in porto prevedrebbero la concessione di maggiori poteri alle aree del Paese popolate dai serbi, mentre lasciano al Montenegro maggiore libertà nella definizione dei propri confini.

L’intesa con Montenegro e Serbia è fortemente voluta dal Primo Ministro kosovaro Isa Mustafa, anche nell’ottica di un futuro ingresso del Paese nell’Unione europea. Per l’opposizione gli accordi mettono a rischio l’indipendenza del Kosovo, dichiarata nel 2008 e non ancora riconosciuta dalla Serbia.

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