Completata la recinzione lungo 175 chilometri di frontiera con la Serbia, entra in vigore da oggi in Ungheria la nuova legge che rende l’ingresso illegale nel Paese un reato punibile con l’espulsione o la condanna fino a tre anni di carcere. Ieri oltre novemila migranti si sono presentati alla frontiera, il record in un solo giorno, mentre oggi sono stati già effettuati i primi arresti in base alla nuova normativa.
Per chi è rimasto bloccato davanti al filo spinato, la vita si complica. Il governo serbo ha infatti annunciato che non riprenderà indietro i migranti respinti dall’Ungheria, anche a costo di schierare il proprio esercito al confine, ad eccezione di coloro per i quali si applica il diritto di riammissione previsto dalle norme internazionali. In migliaia rischiano, nei prossimi giorni, di non avere nessun luogo dove andare.
L’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati ha criticato la decisione ungherese di chiudere la frontiera perché limita i diritti di chi intende chiedere