http://www.pupia.tv - Napoli - Il pensiero dello scrittore polacco Gustav Herling e di Benedetto Croce, chiave di lettura per i problemi della politica nazionale e di Napoli. A servirsi del messaggio lasciato dai due scrittori è stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da ieri in città per partecipare a una serie di iniziative congiunte con il presidente della Repubblica Federale di Germania, Joachim Gauck, e il presidente della Repubblica di Polonia, Bronislaw Komorowsky. La giornata è cominciata nel segno dello scrittore polacco, Gustaw Herling, morto esule nel2000 a Napoli dove anni prima aveva conosciuto e sposato la terza figlia di Croce. In onore dello scrittore che per primo aveva denunciato l'orrore dei gulag in unione sovietica, Napolitano ha scoperto una targa stamattina all'esterno di Villa Ruffo, in via Crispi, dove lo scrittore visse dal 1955 al 2000. Al termine della cerimonia, i tre capi di stato si sono diretti a palazzo Filomarino per commemorare Benedetto croce a 60 anni dalla sua scomparsa. Nel passo letto dal presidente Napolitano, Croce scrive "forse il pensiero della Patria, tornando vivo e puro nei cuori, renderà più agevole la necessaria concordia nella discordia tra i partiti politici che in avvenire si combatteranno a viso scoperto e lealmente". Sono insegnamenti da meditare -- spiega Napolitano -- come è da meditare, di Croce, il messaggio europeo che si leva oltre il frastuono delle armi, mentre infuriano l'occupazione tedesca in gran parte dell'Italia e una guerra ferocemente devastatrice nel cuore dell'Europa". Lo sguardo di Croce -- prosegue Napolitano -- sembra proiettarsi già verso il compito che sarà da affrontare a guerra finita: quello della riconciliazione nella libertà e nella democrazia, in una nuova prospettiva di piena, pacifica e operosa unità europea". Giorgio Napolitano ribadisce l'esigenza di impegno per ricerca e cultura rispondendo così a una giovane borsista:«La ricerca e la cultura devono tornare al centro dell'agenda politica» ( 20.11.12)