A Budapest le porte della stazione ferroviaria di Keleti restano chiuse a un migliaio di migranti. I treni internazionali partono, ma non per i profughi a cui non è consentito di proseguire il viaggio verso l’Austria e la Germania. Il governo di Budapest esige che i migranti abbiano un passaporto e un visto per muoversi nell’area Schengen.
“Le uniche persone alle quali è concesso di salire su un treno internazionale sono quelle in possesso dei documenti necessari. La maggior parte dei rifugiati sono, dunque, qui in attesa di sapere cosa ne sarà di loro. Nessuno sa quanto lunga sarà l’attesa”, spiega Andrea Hajagos, la corrispondente di euronews a Budapest.
Le autorità ungheresi vogliono registrare tutte le persone che chiederanno asilo. I migranti per motivi economici saranno rimpatriati.
“Qui aspettano tutti un treno per partire. Non abbiamo bisogno di nulla. Non comprendiamo perché la polizia ci ha bloccato”, dice un siriano.
I migranti fermi a Budapest hanno un sogno chiama