Burundi: l'instabilità politica crea un enorme numero di profughi. Migliaia i minori che perdono le proprie famiglie

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Con la morte, un paio di settimane fa, del generale Adolphe Nshimirimana, stretto collaboratore del presidente Pierre Nkurunziza, il Burundi è diventato, se possibile, ancora più instabile, causando un enorme flusso di profughi che vengono distribuiti nei vari campi, alcuni co-gestiti dalla Croce Rossa.

Le famiglie vengono divise come accaduto a Frederic Ngango: “La mia famiglia è arrivata in Ruanda per prima. Il mio figlio più grande però, è rimasto in Burundi perché era troppo malato. Io sono rimasto ad occuparmi di lui, ma dovevo anche raggiungere il resto della famiglia. Quindi l’ho mandato in un campo e poi mi sono messo in contatto con la Croce Rossa”.

La storia di Frederic è finita bene. Ha ritrovato suo figlio, che è stato curato ed ha potuto riunire la sua famiglia. Molti invece non sono così fortunati. È il destino di molti minori. Separati dalle proprie famiglie, si perdono in questa immensa marea umana. Una tragedia che spesso la buona volontà delle organizzazioni uma

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