In Cisgiordania una folla di palestinesi si è ammassata nel villaggio di Duma, vicino a Nablus, per i funerali del papà di Ali, il bimbo di 18 mesi bruciato vivo la notte dello scorso 31 luglio nella sua abitazione. Non ce l’ha fatta neanche suo padre Saad Dawabcheh, morto in ospedale per le ustioni di terzo grado. Restano ricoverati la moglie e il figlio Ahmad di quattro anni. Dietro il raid ci sarebbero i coloni estremisti ebrei.
“Un attacco terroristico’‘ per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Sono “coloni assassini” per Hamas, al potere nella Striscia di Gaza, che ha inneggiato alla lotta aperta contro l’occupazione di Israele. La tensione è salita, nei giorni seguenti in diverse località della Cisgiordania si sono verificati incidenti tra dimostranti palestinesi ed esercito israeliano.
Per il rogo sono stati arrestati tre sospetti. Hanno appiccato il fuoco lanciando bottiglie molotov e sui muri hanno scritto “vendetta” e “lunga vita al Messia”. L’esercito isra