Il villaggio di Zargala, nel nord Iraq, piange la morte di suoi abitanti civili nel bombardamento compiuto dalle forze turche. Almeno 8 le vittime, tra cui 4 appartenenti alla stessa famiglia.
Il raid è stato condannato dal presidente del Kurdistan iracheno Massoud Barzani, che intanto ha chiesto al PKK di lasciare la regione per non mettere in pericolo la popolazione.
Dal 24 luglio, Ankara ha attaccato ripetutamente le postazioni della guerriglia curda affermando di agire in risposta alle uccisioni di poliziotti e soldati.
Nei raid 260 combattenti sarebbero morti e circa 400 feriti, tra cui Nurettin Demirtas, fratello del leader del partito
turco filo-curdo.
La sua presenza al fronte è descritta dal governo come una prova della collusione tra HDP e PKK, mentre per Selahattin Demirtas, il fratello stava combattendo contro l’Isil.
La linea dura di Ankara in Iraq non fa che esacerbare gli animi della comunità curda anche in Turchia.
Una manifestazione a Diyarbakir contro l’interv