Prima di imbarcarsi su un terzo piano di aiuti alla Grecia, il Fondo monetario internazionale vuole vedere il “pacchetto completo”. Di misure di risanamento del bilancio, s’intende. Ma non solo, sottolinea il numero uno Christine Lagarde, la quale in un’intervista è tornata a chiedere ai creditori un alleggerimento del debito ellenico.
Ciò non significa necessariamente un taglio del valore nominale, ha sottolineato, ma quantomeno un’estensione delle scadenze dei prestiti e una riduzione degli interessi. Prima ancora di Mario Draghi, era stata proprio la Lagarde, dopo l’accordo di lunedì tra Atene e i partner europei, a sottolineare l’insostenibilità del debito greco.
A supportarla ci sono i dati dell’ultima relazione dell’organizzazione di Washington, che raccomanda un “congelamento” dei rimborsi per 30 anni. Pesa il deterioramento della situazione economica ellenica in questi ultimi 5 mesi, con il rapporto debito/Pil previsto in impennata verso il 200% nei prossimi due anni.