A quasi un anno dall’abbattimento del volo MH17 della Malaysian Airlines, la ricerca dei responsabili non si è ancora conclusa.
Sul luogo della tragedia, costata la vita a 298 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, si possono ancora trovare oggetti personali delle vittime e detriti dell’aereo, come un pezzo della fusoliera su cui è impresso l’emblema della compagnia.
Non sono stati rimossi, racconta Natalia, una residente del posto, nonostante diverse segnalazioni alle autorità ribelli che controllano la zona: “Questo appartiene al volo della Malaysian, abbattuto un anno fa – dice – ormai è un anno che è qui”.
Ucraina, Unione europea e Stati Uniti sospettano che a provocare la tragedia siano stati i ribelli del Donbass, con un missile terra-aria russo. Una tesi che troverebbe conferma in un rapporto preliminare degli inquirenti olandesi, smentita però da Mosca.
Alexander Borodai, premier dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, si dice “piuttosto indiffere