Dalla mezzanotte scorsa, la Grecia è in ritardo sui pagamenti del debito istituzionale: per ora non c‘è crisi di liquidità, ma il timore è che la situazione si degradi rapidamente.
Il governo, dopo aver ordinato la chiusura delle banche nell’ambito delle misure di controllo del capitale, le ha fatte riaprire per un giorno, per consentire ai pensionati privi di bancomat di incassare un massimo di 120 euro.
“Una pessima decisione – dice questo pensionato -, ma la gente ha pazienza, risolveremo anche questo, si troverà una soluzione”.
“Con sessanta euro – aggiunge un altro pensionato, riferendosi ai massimali di prelievo per gli sportelli automatici – non posso comperare l’essenziale. I miei tre figli sono disoccupati, non possiamo vivere così. L’Europa dovrebbe essere più seria”.
Ai greci si prospetta una vita in coda, per ottenere il minimo vitale. In coda nei supermecati, negozi, distributori, e anche in banca: e per quanto debba durare, non si sa. Il nervosismo, evidentement