Il destino di Atene è appeso al filo della Banca Centrale Europea che potrebbe nelle prossime ore chiudere i rubinetti dei fondi emergenziali Ela. Il consiglio direttivo della Bce si riunisce straordinariamente in giornata: dalla sua decisione dipende la tenuta in vita del sistema creditizio per evitare il collasso dell’economia greca.
Le banche restano, infatti, aperte solo grazie ai finanziamenti della Bce. In Grecia la corsa ai bancomat non si è mai arrestata, il timore di un default cresce di ora in ora dopo la rottura tra Atene e l’Eurogruppo e l’avvicinarsi del 30 giugno, data in cui scade la proroga del programma concordato con le istituzioni.
Sempre più lontano all’orizzonte un accordo con i creditori internazionali per il secondo piano di salvataggio che consiste nella concessione dell’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro.
A rompere la trattativa è stata la proposta di Tsipras di un referendum il 5 luglio che ha avuto l’avallo del Parlamento greco. Secondo il premier